Cioccolato: effetti benefici e consigli per scegliere quello giusto

Golosi/e di cioccolato? Il cioccolato è la croce e delizia di tutti, specialmente per chi è spesso a dieta. Una passione che in genere inizia in tenera età, somministrato dai genitori con moderazione poichè “troppo fa male”. La storia continua nella pubertà per via dei brufoli e per il resto della vita perchè si è soliti pensare che faccia ingrassare.

Evitare di assumerne in quantità industriali è comunque una regola da rispettare, anche perchè qualsiasi cibo se assunto in eccesso arrecca danni al corpo. Riguardo il cioccolato c’è da dire che da diversi anni ormai se ne tesono le lodi. Studi recenti avrebbero provato che quest’ultimo sia in grado di aumentare la produzione di serotonina e il rilascio delle endorfine.

Tutto ciò si traduce in un ritrovato buon umore, miglioramento del sonno e incremento della forza di volontà. Senza contare che degli studi clinici hanno evidenziato che tra le proprietà del cioccolato ci sarebbe persino la dote di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, senza contare le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.

Uno studio condotto di recente dall‘Università della California è addirittura emerso che i consumatori di cioccolato sono generalmente più magri dei consumatori saltuari. Stando alla ricerca, il cioccolato conterrebbe l’epicatechina, una sostanza capace di favorire il dispensio delle calorie agevolando il dimagrimento.

Al di là di questo bisogno dire che i dolci preparati con il cioccolato sono spesso ricchi di zuccheri e grassi e che l’eccessivo apporto calorico può rivelarsi dannoso portando al diabete. E’ bene dunque fare una distinzione tra cioccolato e cioccolato, valutando l’apporto calorico e i benefici che esso è in grado di offrire.

Le funzioni benefiche del cioccolato risiedono tutte nel cacao. Nei semi di quest’ultimo troviamo: teobromina, caffeina, feniltelamina, serotonina e vitamine del gruppo B. Ne deriva che il cioccolato che presenta maggiori proprietà benefiche è quello con la più alta concentrazione di caco prossibile e con  pochi grassi e zucheri aggiunti.

E’ facile capire che è meglio preferire il cioccolato fondente. Il cioccolato fondente deve per legge contenere almeno il 45%. Quando si supera il 70% si è soliti definirlo “extrafondente”. Il cioccolato a latte, invece, unitamente agli ingredienti tipici del cioccolato fondente, contiene anche il latte in polvere. Per legge il cacao non può essere inferiore al 25%.

Lascia un commento