I diabetologi contro le diete estreme

Sempre più pazienti in Italia per dimagrire si rivolgono a regimi alimentari alternativi alla dieta mediterranea, come la dieta chetogenica e la paleodieta. Si tratta di regimi alimentari troppo restrittivi che eliminano del tutto i carboidrati o propongono un consumo eccessivo di proteine e che – anche se possono avere qualche risultato sul dimagrimento in tempi brevi – sono molto pericolose per la salute.

E’ quanto affermano gli esperti della Società Italiana di Diabetologia Sid, che a Riccione in occasione del Congresso Nazionale Panorama Diabete mettono in guardia da regimi alimentari sbilanciati. Diete come quella chetogenica o paleolitica in tempi recenti sono state proposte non solo come rimedio contro l’obesità ma anche come terapia per contrastare il sovrappeso in pazienti diabetici, affetti da policistosi ovarica, acne e anche come alimentazione per malati di alcune forme tumorali.

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Adesso gli esperti ci mettono in guardia dai numerosi rischi che comporta seguire un’alimentazione sbilanciata: sono diete carenti di nutrienti fondamentali e il paziente diabetico potrebbe avere gravi danni. Anche se ancora gli effetti negativi di questo tipo di alimentazione a lungo termine non sono stati adeguatamente studiati, una cosa è certa: solo la dieta mediterranea, con la sua varietà di nutrienti, ha dimostrato i suoi benefici sia sul controllo del diabete sia sul rischio cardiovascolare.

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Infine i diabetologi accettano con riserbo solo la dieta vegetariana e vegana, che nonostante siano carenti di alcuni nutrienti si sono dimostrate efficaci nel contrastare alcuni fattori di rischio ma non possono ancora essere raccomandate ai pazienti diabetici.

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