Hpv: con il vaccino i tumori possono scomparire

Il vaccino contro l’Hpv è l’arma di prevenzione più efficace contro i tumori e le lesioni precancerose. Lo dimostrano i risultati ottenuti in Australia 10 anni dopo l’introduzione dell’immunizzazione che ha ridotto i condilomi del 90%. In danimarca invece le lesioni precancerose sono praticamente scomparse.

In Italia il papilloma virus causa ancora 6.500 nuovi casi di tumori in entrambi i sessi, circa 12mila lesioni anogenitali di alto grado nella donna e almeno 80mila casi di condilomi genitali, ed è assurdo perchè già dal 2007 la vaccinazione contro l’Hpv è gratuita e consigliata già a partire dai 12 anni e da quest’anno è stata estesa anche ai maschi. Eppure solo il 70 per cento degli aventi diritto decide di vaccinarsi.

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L’Hpv che si trasmette per via genitale presenta circa 150 cepi, alcuni dei quali hanno un ruolo chiave sia nell’insorgenza di tumori che di lesioni precancerose (condilomi genitali) maschili e femminili. Ed è sempre il Papillomavirus il primo responsabile del cancro alla cervice uterina e delle neoplasie che colpiscono vulva, vagina, pene e ano (forme di cancro assai rare) e anche di carcinomi dell’orofaringe (bocca).

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La prevenzione non riguarda solo le donne ma anche gli uomini perchè secondo le stime più recenti quasi la metà di loro ha un’infezione da Hpv e può trasmetterla ad una donna. E’ per questo che è fondamentale estendere la vaccinazione anche ai giovani maschi. Da febbraio 2017 è disponibile anche in Italia il nuovo vaccino nonavalente con un potenziale di prevenzione del 90 per cento per il cancro del collo dell’utero, del 75-85 per cento per le lesioni precancerose Cin 2 e 3, dell’85-90 per il cancro della vulva, dell’80-85 per il cancro della vagina, del 90-95 per il cancro dell’ano e del 90 per cento dei condilomi genitali.

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