Puzza di sudore addio: ecco la soluzione

Mai più puzza di sudore? Stando ad una ricerca eseguita dall’Università di Bristol, pubblicata di recente sul Journal of Investigative Dermatology, sarebbe la genetica a determinare i cattivi odori.

Puzza di sudore e genetica – La ricerca

Lo studio condotto dai ricercatori inglesi ha preso in esame un gene, ritenuto responsabile dei cattivi odori derivanti dal sudore. Per eseguire un’indagine approfondita, il team di ricerca dell’Università di Bristol si è avvalso della collaborazione di quasi 7.000 donne, sottopostesi ad analisi approfondite, al fine di individuare il gene in questione.

ABCC11, è questo il nome del gene che tramuterebbe il “buon odore” in puzza. I ricercatori hanno scoperto che, se quest’ultimo è presente in una forma disattivata, non rende puzzolente il sudore, pertanto, l’utilizzo di deodoranti &co. diviene superfluo.

Puzza di sudore addio? Considerazioni

Attenendosi ai dati dello studio pubblicato sul Journal of Investigative Dermatology, 3 persone su 4 non avrebbero necessità di utilizzare il deodorante, pertanto, potrebbero anche farne a meno. I vantaggi? Al di là del risparmio economico, ne gioverebbe anche l’ambiente, dato che molti prodotti inquinano e la salute, visto che quest’ultimi alle volte finiscono con lo scatenare problematiche derivanti dall’utilizzo di sostanze chimiche.

Magari in un “futuro avveniristico” sarà possibile modificare questo gene in ogni persona, in modo da eliminare definitivamente la puzza di sudore. Ad oggi, i tanti che hanno la fortuna di non “puzzare”, senza ricorrere a deodoranti &co. vivono ignari di questo grandioso vantaggio e molto probabilmente continuano a spendere fior di quattrini in profumi e deodoranti.

Bufala? Esagerazione o realtà possibile? Al di là delle singole correnti di pensiero, l’unica cosa certa è che lavarsi in maniera accurata è sempre opportuno, specialmente se si ha una vita sociale intensa, dato che i cattivi odori potrebbero essere sempre dietro l’angolo. Il gene ABCC11 non può “far miracoli” … o no?

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