Sembrerebbe che anche lo sport possa far male alla salute se si finisce con l’abusarne. Stando ad una ricerca di cui si è occupata la prestigiosa rivista “Mayo Clinic Proceedings”, partecipare a gare di resistenza, come maratone, potrebbe causare danni al cuore, strappando le fibre muscolari.
Del resto anche il corpo umano ha dei limiti e lo sport deve essere praticato armandosi di buon senso, oltre che di determinazione. James O’Keefe, ricercatore universitario e cardiologo presso il Mid America Heart Institute di Kansas City, afferma che quando si abusa di esercizio fisico si va a minare il proprio corpo, come se si assumessero delle droghe.
A lungo andare, infatti, le prestazioni peggiorano e si finisce col danneggiare il cuore. I ricercatori hanno svolto un test comparativo fra degli sportivi che si allenavano con gare di resistenza (triathlon, maratone, gare di bicicletta) rilevando come l’attività fisica, svolta in maniera costante nel tempo, comporti considerevoli vantaggi per ciò che concerne la salute, specialmente se si rapporta lo stato di salute di uno sportivo a coloro che svolgono una vita sedentaria.
Quando però i ricercatori hanno analizzato gli atleti estremi, non sono stati riscontrati gli effetti benefici dell’attività sportiva. I problemi in questo caso sarebbero da ascriversi all’aumento della troponina, un enzima cardiaco che viene rilasciato quando il cuore “annaspa” e negli sforzi eccessivi, come nelle gare di resistenza estrema in cui è facile incorrere nella rottura delle fibre muscolari cardiache.
Stando alla ricerca eseguita, gli atleti di resistenza correrebbero un rischio di fibrillazione atriale 5 volte maggiori rispetto ad altri sportivi. Secondo Carl Lavie, ovvero il co-autore della ricerca, correre dai 16 ai 30 km a settimana sarebbe la soglia ottimale per godere dei benefici dello sport, senza pregiudicare la propria salute. Basterebbero dunque una trentina di minuti al giorno di esercizio fisico costante per stare in forma, esagerando, si correrebbero rischi inutili.