La dieta a zona è un metodo alimentare Ideato nel 1995 da Barry Sears, biochimico statunitense. Il termine zona si riferisce ad uno specifico stato metabolico nel quale il corpo lavora con la massima efficacia.
Secondo il suo inventore, la dieta a zona deve essere intesa come una specie di farmaco da assumere in maniera equilibrata. Solo avendo i giust dosaggI, infatti, sarà possibile raggiungere uno stato fisico perfetto.
Questo regime alimentare è dunque basato su:
1) Diminuzione dell’insulina
Sarebbe l’insulina, infatti, la responsabile della trasformazione de carboidrati in grassi.
2) Controllo degli ecosanoidi
Cosa sono? Degli ormoni che hanno un effetto antagonista tra loro, determinando accumulo di grassi e dimagrimento (ragione per la quale si parla di ecosanoidi buoni e cattivi).
Vantaggi della dieta a zona
Secondo i sostenitori della dieta a zona, questo regime alimentare consente di raggiungere divers scopi: maggior concentrazione, aumento della lucidità, tonicità muscolare, resistenza alle malattie, etc.
Senza contare che la dieta a zona promuoverebbe un miglioramento dell’umore e della qualità del sonno.
Come funziona?
Per calcolare le proteine necessarie, è fondamentale tener conto della massa magra di chi desidera sottoporsi a questa dieta, unitamente al suo grado di attività; Si vanno poi a calcolare i carboidrati necessari rapportandoli alle proteine. In questa dieta i carboidrati devono essere ridotti all’osso, visto che sarebbero in grado di incrementare l’insulina.
Indice di misurazione
Sistema del palmo della mano
Un sistema poco preciso ma efficace. Secondo Sears, bisognerebbe mangiare tante proteine (pesce, carne, fagioli, lenticchie, soia) in base a quanto è grande il palmo della propria mano. Il pasto dovrà poi esser terminato con un quantitativo di frutta pari al doppio del proprio pugno. Chi non ha intenzione di rinunciare a pane e pasta, dovrà sostituire la frutta, mangiando un quantitativo di questi alimenti pari al proprio pugno.
Chi vuole seguire una dieta a zona dovrebbe in primis calcolare la percentuale di grasso presente nel proprio corpo, in modo di venire a conoscenza della propria massa magra e delle proteine di cui necessita.
E’ comunque fondamentale rivolgersi ad un dietologo prima di cimentarsi in questo tipo di regime alimentare, visto che il metodo illustrato del palmo della mano, è semplicemente il metodo più semplicistico che si ha per calcolare le calorie, nel caso ci si trovi spesso fuoricasa. Senza contare che, senza conoscere la propra massa magra è impossibile strutturare una dieta a zona adeguata e si corre il rischio di compromettere la propria salute.