Donne, amiche, madri, sorelle e nonne: pensavate che fosse “una telefonata ad allungare la vita”, o almeno questo ve lo ha fatto credere il famoso spot TV nel quale recitata Massimo Lopez. Ebbene, non sarebbe il telefono il segreto della longevità, piuttosto recenti studi hanno dimostrato che la cucina può aiutare a vivere a lungo. Ciò non riguarda la “buona cucina” come penserebbero in molti, e quindi non l’atto di mangiare, ma il momento dedicato al cucinare e al preparare nuovi piatti.
Ad affermarlo è uno studio condotto su un campione di 2.000 persone, tutte over 65 anni, daparte di alcuni ricercatori di Taiwan in collaborazione con l’ Università di Monash in Australia, e pubblicato su Public Health Nutrition. Gli studiosi in questione, hanno dichiarato che coloro i quali si dedicavano all’arte di cuinare più spesso degli altri, avevano un’aspettativa di vita più lunga. Questa constatazione è arrivata dopo aver monitorato il campione, studiando i comportamenti culinari (quindi anche, e soprattutto, quanto spesso si mettevano ai fornelli), l’abitudine di dedicare qualche ora del loro tempo all’attività fisica, il loro livello di istruzione ed anche le cattive abitudini, come bere spesso alcool e il fumo di sigarette. Sarà per questo che le donne vivono mediamente più a lungo degli uomini?
Si tratta certamente di un dato interessante, anche perché pare che anche mangiare determinati ingredienti possa favorire non soltanto la nostra longevità, ma anche la prevenzione di malattie come quelle tumorali. Ad esempio, è stato avviato un apposito studio da un team di scienziati inglesi degli ospedali di Leicester. Questa ricerca è volta a confermare o meno l’ipotesi secondo la quale, il consumo di curcuma. Quest’ultima appartiene ad un genere di piante da cui si ricava una polvere giallo ocra che, “assemblata” ad altre spezie ed ingredienti, crea la meglio nota spezia “curry”. In particolare, questa sostanza potrebbe essere non soltanto utile per prevenire le malattie tumorali, ma anche per agire contro malattie come la demenza o l’ictus.
Staremo a vedere.