Combattere i sintomi delle allergie stagionali? Purtroppo ogni nuova primavera si caratterizza per la comparsa di questi disturbi, che coinvolgono sempre più italiani. Le statistiche in materia, infatti, parlano di un italiano su 6 affetto dai sintomi dell’allergia stagionale.
Un fenomeno che non accenna ad arrestarsi, anzi. I risultati delle ultime indagini a riguardo, hanno rilevato un trend in continua crescita, stimato attorno al 6% negli ultimi 5 anni.
Allergie stagionali e rinite allergica – I soggetti maggiormente colpiti
A soffrire di questi disturbi, sono perlopiù le donne, specialmente quelle nella fascia d’età compresa fra i 18 e i 35 anni. Ad ogni modo, la prevalenza rispetto al sesso forte, è piuttosto lieve (55%).
Secondo gli esperti, sarebbe opportuno non prendere sotto gamba i fattori ereditari della rinite allergica, dato che, quest’ultimi, si manifestano nel 20% dei casi. Ad ogni modo, secondo gli allergologi, a scatenare l’emergenza e la rapida diffusione del disturbo, è la superficialità con cui le persone affrontano le allergie stagionali, eseguendone un’auto diagnosi sommaria, per poi ricorrere al medico esclusivamente quando i sintomi delle stesse vanno a manifestarsi in tutta la loro “ferocia”.
Statistiche alla mano, infatti, 1 italiano su 3 si reca dal medico di famiglia esclusivamente quando non riesce più a gestire i sintomi, poiché fortemente invalidanti e in grado di compromettere il lavoro. E’ proprio l’impatto della rinite allergica sulle performance lavorative a preoccupare, dato che, nella maggior parte dei casi, finisce con l’essere veramente considerevole.
Allergie stagionali – Il consiglio dell’esperto
Secondo Angelo Camaioni, presidente della Società italiana di Otorinolaringoiatria, coloro che sono interessati da rinite allergica, dovrebbero prontamente rivolgersi al medico di base. Qualora quest’ultimo non riesca a trovare una cura adeguata, è necessario recarsi da un allergologo e da un otorinolaringoiatra. Quest’ultima figura andrà a verificare la presenza di disturbi quali: poliposi nasali, otiti, rinosinusiti, sindromi rinobronchiali e eventuali disturbi del sonno.