L’estate è alle porte, la gioia dei primi caldi, spesso porta a scoprirsi e ad esporsi al sole a lungo, senza preoccuparsi dalle conseguenze negative e dagli effetti nocivi che l’esposizione ai raggi solari potrebbe avere sulla nostra pelle.
Proteggersi in maniera adeguata quando ci si espone al sole è fondamentale, pertanto, vediamo alcuni consigli forniti dagli esperti, al fine di tutelarsi in maniera adeguata dai raggi ultravioletti (raggi Uv)
Secondo Giuseppe Monfrecola (Università di Napoli Federico II) uno degli errori più comuni che si commette col sopraggiungere della stagione estiva, è quello di esporsi ai raggi solari per tutto il week end. Avere un primo contatto col sole esponendo la pelle ad ore e ore di raggi Uv, non è di certo il massimo, specialmente quando si sfrutta solo il fine settimana per abbronzarsi, essendo impegnati in ufficio per l’intera settimana.
Come se non bastasse, questa cattiva abitudine è aggravata dalla mancanza di protezione solare, poichè spesso si ha il timore di non ottenere l’abbronzatura desiderata. Altro errore gravissimo è quello di non rendersi conto del proprio grado di esposizione ai raggi solari, visto che fare una passeggiata in un parco è differente dal trascorrere un’intera giornata a prender il sole in barca. Per quest’ultima attività, appare evidente la necessità di adottare una protezione adeguata in base alla propria pelle e al contesto in cui ci si trova.
Come scegliere la giusta protezione solare?
Al fine di scegliere la giusta protezione solare non basta prender in considerazione il proprio fenotipo, ma bisogna fare attenzione anche al proprio fototipo, ovvero come come la nostra pelle reagisce ai raggi del sole. Questo perchè, come è ovvio che sia, ogni pelle possiede delle caratteristiche specifiche, pertanto le esigenze di protezione sono diverse per ogni persona.
Facendo un esempio, i bimbi vanno protetti con prodotti specifici dotati di capacità filtrante anche in condizioni particolari (giochi in acqua o sulla sabbia). Gli adolescenti interessati da acne, invece, dovranno optare per un prodotto che, unitamente ai filtri solari, presenti sostanze sebostatiche.
Chi ha il timore di invecchiare la pelle come le persone più in là con gli anni, farebbe bene ad acquistare un solare con molecole antiinfiammatorie e antiradicaliche, ovvero sostanze perfette per nutrire la pelle e proteggerla (preferibile un rapporto Uva / Uvb a 1:1). Stesso discorso per gli sportivi, chi passa molte ore al sole per lavoro e chi presenta il fenotipo I o II, ha altresì la necessità di immunoproteggersi.
Stefano Manfredini dell’Università di Ferrara, ha recentemente dichiarato che gli Uv oltre a danneggiare le cellule vanno ad intaccare il sistema immunitario, finendo col generare la fotoimmunosoppressione, che permette alle cellule modificate di proliferare. Per tale motivo, un solare oltre a dover limitare la quantita di Uv che va ad impattare sulla cute, deve presentare anche essere in grado di opporsi alla fotoimmunosopressione.