La lampada da tavolo rappresenta un complemento che, negli ultimi anni, è protagonista di una vera e propria rinascita. Il motivo di questo successo è legato al fatto che, da diverso tempo a questa parte, è forte la consapevolezza in merito all’importanza di ogni dettaglio dell’illuminazione ai fini del comfort degli ambienti di casa.
Ormai si sa che, quando si parla di lampade da tavolo, si inquadrano degli accessori che non hanno una mera finalità funzionale. Sono fondamentali, infatti, anche dal punto di vista estetico.
Attenzione, però: vanno scelte considerando alcuni criteri. Scopriamo quali nelle prossime righe.
Temperatura di colore
La prima cosa da prendere in esame nel momento in cui si sceglie una lampada da tavolo riguarda la temperatura di colore. Se possibile, è il caso di orientarsi verso luci caratterizzate da una temperatura fredda o neutra.
Si tratta di un dettaglio essenziale in quanto, quando si chiama in causa la lampada da tavolo, si inquadra un’alleata preziosa nei momenti di lavoro o di lettura: con una temperatura di colore non troppo calda, risulta decisamente più agevole concentrarsi.
Abbinamenti, che passione
Passiamo ora all’estetica vera e propria della lampada. Premettendo il fatto che il gusto personale deve sempre essere il faro guida, ricordiamo che una buona idea da tenere presente nei casi in cui non si sa dove sbattere la testa è quella degli abbinamenti con altre fonti di illuminazione presenti nella stanza.
Si può, per esempio, scegliere una lampada da tavolo con il medesimo design delle eventuali lampade da parete. Si riesce così a creare un senso di armonia a dir poco raffinato che, per esempio, può rivelarsi decisivo nei casi in cui si ha la necessità di “spezzare” la continuità estetica di un ambiente arredato con mood minimal.
Altezza
Un altro criterio per scegliere la lampada da parete giusta è l’altezza. Esistono tantissime soluzioni in commercio e può essere difficile trovare la migliore per le proprie esigenze.
Ecco perché è il caso di affidarsi a un parametro generale che, secondo diversi esperti di design, è pari a massimo 1 metro. In questo modo, si evita che la lampada risulti troppo ingombrante rispetto alle altre fonti di illuminazione presenti nella stanza.
L’attenzione a non esagerare con l’altezza è fondamentale soprattutto nel momento in cui si ha a che fare con diverse lampade da tavolo posizionate sul medesimo piano.
In questo frangente, è cruciale non trascurare la distanza tra una lampada e l’altra, che dovrebbe essere pari a circa 5 centimetri.
Design
Il design deve essere scelto sulla base dello stile di arredamento della stanza. Nel già citato ambiente minimal, è possibile orientarsi verso lampade da tavolo lineari. Nelle situazioni in cui, invece, la stanza è arredata con un mood vintage, si può optare per una lampada a fungo o per un modello con la sfera semplice, senza paralume.
Nei frangenti in cui si ha un cuore nerd ed è stata fatta la scelta di rendere la cosa palese attraverso l’arredamento, nel momento in cui si cerca la lampada da tavolo si può optare per la ring light.
Dove posizionarla
Una volta scelta la lampada da tavolo, arriva il momento di scegliere dove posizionarla. Tutto dipende, ovviamente, dalla stanza in cui la si colloca. In camera da letto, la soluzione classica è quella del comodino.
In alternativa, la si può posizionare sulla madia, un mobile di grande fascino che, grazie al fascino dell’illuminazione, quando ha un mood antico può essere valorizzato al massimo.
In soggiorno, invece, la si può collocare sui tavolini dell’angolo lettura. Pure in questo caso, esistono diverse alternative interessanti da considerare. Una delle più suggestive prevede il posizionamento sulle mensole. Attenzione: non è necessario che siano caratterizzate dalla presenza di libri o soprammobili.
Una mensola con una bella lampada da tavolo può fare una grande figura!