Come affrontare la convivenza? Quali sono le cose che vanno condivise, e quali, invece, bisogna tenersi per sè? Avere un proprio spazio, autonomia e privacy è fondamentale, anche per le coppie sposate, figurarsi per chi ha da poco preso la decisione di convivere con il partner.
Per fortuna, convivere non significa condividere tutto con il proprio partner, anche vivendo sotto lo stesso tetto, potrete conservare gran parte della privacy che avevate quando ognuno viveva nel suo appartamento, con i propri genitori. Vediamo dunque come comportarsi quando si inizia a vivere sotto lo stesso tetto.
1) Amici
E’ importante avere amici in comune, certo, ma sarebbe giusto che i due partner avessero modo di coltivare dei rapporti d’amicizia a se stanti. Spesso, infatti, può accadere che la coppia vada in crisi. In questi momenti negativi è necessario il sostegno di un amico. Se tutti gli amici in questione conoscono entrambi, avranno sicuramente ben più di un imbarazzo nello schierarsi dalla parte dell’uno o dell’altra, con l’inevitabile conseguenza di far mancare il supporto necessario nel momento di maggior necessità.
Senza contare che non sempre ad un uomo o ad una donna, possono piacere gli amici o le amiche del proprio partner, meglio dunque avere vite “quasi” separate in tal senso”. Molti rapporti finiscono per futili litigi riguardanti i rapporti d’amicizia dei due partner, evitando il coinvolgimento di terze persone si risolve il problema all’origine.
2) Soldi
La questione dei soldi non è di semplice risoluzione. Questo perchè è impossibile non condividere delle spese comuni vivendo sotto lo stesso tetto (spese per la casa, bollette, alimentari, etc). Ricordatevi però, che se non siete sposati, non siete costretti a condividere tutte le vostre entrate. E’ preferibile, magari, limitarsi a condividere le spese in comune per poi gestire autonomamente il proprio stipendio, senza alcun obbligo nei confronti dell’altro partner.
3) Password di community, chat e social network (Facebook, Twitter, Windows Live Messenger)
Scambiarsi le proprie password di Facebook, Windows Live Messenger, Twitter, non significa guadagnarsi la fiducia dell’altro. Che abbiate o meno degli scheletri nell’armadio, non è giusto invadere l’altrui privacy.
Ad esempio, se un vostro amico vi inviasse un messaggio contenente un pettegolezzo o vi facesse una particolare confessione, non sarebbe rispettoso nei suoi confronti se il suo messaggio venisse letto da una terza persona, anche perchè, lo scritto era rivolto esclusivamente a voi e non ad altri.
Senza contare che, spesso per attenuare la frustrazione di essere controllati dal proprio partner, si finisce col creare un nuovo account Facebook o Twitter del tutto anonimo. Ciò succede anche quando non si ha intenzione di tradire l’altro, magari perchè semplicemente ci si rende conto di aver stretto un accordo insostenibile per entrambi.
Nel caso l’altro scopra il vostro account anonimo, sarebbe poi un problema giustificarne l’uso, con un conseguente “probabile litigio”. Sempre meglio evitare dunque, account separati e via.
4) Storie d’amore con gli ex
Il passato è passato, inutile e dannoso sapere dettagli sulle precedenti storie d’amore dell’attuale ragazzo/ragazza. Certo, qualche aneddoto in confidenza potrà pur venire fuori, magari poichè spontaneo, divertente, tuttavia inutile guardarsi alle spalle, è preferibile “guardare in casa propria”.