HIV: cura immediata in arrivo?

Una cura immediata contro l’HIV? Un’ipotesi possibile, almeno stando a quanto eseguito da un gruppo di scienziati francesi, che trattando in maniera repentina con dei farmaci delle persone interessati da Aids, ha riscontrato notevoli miglioramenti.

Ad ogni modo, a destare maggiormente scalpore è la notizia della bambina del Mississippi nata con il virus dell’HIV. Alla piccola è stata somministrata una terapia antiretrovirale già a poche ore dalla nascita, per un lasso di tempo di diciotto mesi. Caso più unico che raro? Difficile a dirsi, per comprendere la bontà di questo tipo di trattamento, anche perché sostenere che la bambina sia guarita completamente è prematuro. L’unico dato certo, è che la patologia è in remissione, dato che quest’ultima non assume più medicinali da circa 8 mesi.

Virus HIV e bambina del Mississippi – Il caso nel dettaglio

A raccontare la storia di questo successo “Made in Usa”, c’ha pensato Deborah Persaud, virologa e pediatra del Johns Hopkins Children’s center, salendo sul podio della Conference on Retroviruses and opportunistic infections tenutasi ad Atlanta (Georgia).

La storia della guarigione della piccola da lei raccontata, ha finito con il fare il giro del mondo entro breve. Come sono andate veramente le cose? Circa 2 anni fa, una donna in preda alle doglie si era recata in un ospedale di provincia del Mississippi. Attraverso degli esami di routine, era stata riscontrata la positività di quest’ultima al virus dell’Aids. Purtroppo, anche la piccola nel grembo materno era risultata essere positiva all’Hiv.

Per tale ragione, i pediatri all’epoca hanno pensato bene di trasferire prontamente la neomata a Jackson, presso il Medical Center dell’Università del Mississippi. Qui la dottoressa Hannah Gray, pediatra specializzata contro il virus dell’Hiv, ha sottoposto la bambina ad una terapia piuttosto aggressiva attraverso la somministrazione di 3 medicinali antiretrovirali (lamivudina, zidovudina e nevirapina.

La cura è risultata efficace, dato che, dopo soli 30 giorno il virus sembrava essere del tutto sparito. La terapia è stata perpetrata lungo 18 mesi, per poi essere interrotta dalla stessa madre della piccola.

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