Fumo passivo: fa male e rende stupidi

Fumare involontariamente, oltre a far male ai polmoni, può finire con il minare seriamente l’intelligenza, fino a causare demenza . Stando ad una ricerca condotta dal King’s College di Londra in collaborazione con la Anhui Medical University di Pechino (Cina), il fumo passivo aumenterebbe il rischio di demenza. Lo studio è stato pubblicato di recente sulla nota rivista “Occupational and Environmental Medicine”.

Non è un mistero che il fumo passivo faccia male, ciò che giunge nuovo p il legame tra la demenza e il fumare senza volere. Non solo malattie cardiovascolari e tumori dunque, anche seri danni al cervello.

Fumo passivo e demenzaLo studio

La ricerca anglo-cinese, si è avvalsa della collaborazione di ben 6.000 persone fra i 60 e i 75 anni, provenienti da 5 diverse province della Cina. Dallo studio è emerso che le persone maggiormente esposte al fumo passivo, presenterebbero un rischio molto più elevato di sviluppare una grave sindrome di demenza.

Siamo dinanzi alla prima ricerca che si occupa della correlazione tra demenza e fumo passivo. Qualche studio in passato aveva dimostrato una chiara connessione tra le patologie trasmissibili sessualmente e la “debacle” cognitiva.

Stando a quanto dichiarato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, solo l’11% della popolazione mondiale sarebbe tutelata da apposite leggi antifumo.

La situazione cinese è allarmante. Basti pensare che sul suolo cinese i fumatori sono quasi 355 milioni e nonostante il divieto tassativo del Governo di fumare in scuole, ospedali, trasporti pubblici, il decreto non ha conosciuto un’applicazione concreta. A guardare gli ultimi dati, ben il 50% della popolazione cinese sarebbe esposta al fumo passivo. Non a caso, la nazione asiatica presenta il maggiore tasso di demenza al mondo.

Secondo il dottor Chen Ruoling, uno dei coordinatori dello studio, la demenza senile potrebbe avere un impatto significativo sull’economia del paese, dato che la popolazione cinese sta via via invecchiando.

 

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