La meningite (quella di tipo B) non fa più così paura. E’ arrivato, infatti, il via libera al vaccino volto a contrastare il meningococco di tipo B, il più temuto dai genitori, visto che quest’ultimo in genere finisce con il colpire perlopiù i neonati. Come se non bastasse, il meningococco di tipo b è il maggiore responsabile della comparsa di meningite sul suolo europeo.
Meningite di tipo B e vaccino
La Novartis, popolare casa farmaceutica, provvederà alla commercializzazione del vaccino. Quelli fino ad ora disponibili, si occupavano di immunizzare l’organismo contro i ceppi W 135, E, Y, C ed A.
L’immissione di un vaccino in grado di contrastare gli effetti del meningococco di tipo B , era vista come una priorità, soprattutto in virtù del fatto che questo batterio se non riconosciuto prontamente, può finire con il causare la morte nel giro di sole ventiquattro ore e in casi più gravi provocare invalidità permanente.
Il vaccino verrà utilizzato per l’immunizzazione attiva a partire dai 2 mesi di eta. Riguardo la commercializzazione, al momento non si hanno dei tempi precisi, tuttavia, la Novartis si è impegnata ad immetterlo sul mercato quanto prima.
Meningococco B e Vaccino – La reazione italiana
Come ha reagito l’establishment medico italiano alla notizia dell’arrivo di un vaccino contro la meningite di tipo B? Susanna Esposito, in carica presso la presidenza della Società italiana di infettivologia, nonché direttrice della Clinica pediatrica della Fondazione Irccs dell’ospedale Maggiore Policlinico di Milano, si è detta entusiasta per la “buona novella”. Un passo in avanti significativo atteso da oltre 10 anni, raggiunto anche grazie al prezioso contributo della European Society for Pediatric Infectius Disease.
Dello stesso avviso il direttore della Clinica Pediatrica di Novara, Gianni Bona. Stando a quanto espresso dal luminare, si tratterebbe di una svolta significativa nella lotta a questa patologia che purtroppo in molti casi finisce con il rivelarsi letale.