Occhio ai cibi caldi consumati nei piatti di plastica, la “comodità” si potrebbe pagare a caro prezzo. Secondo una ricerca condotta dagli studiosi della Kaohsiung Medical University di Taiwan, utilizzare questo tipo di piatti con alimenti dalle elevate temperature, potrebbe minare la salute dei reni.
Cibi caldi nei piatti di plastica e calcoli renali – Lo studio
Per giungere alla suddetta conclusione, i ricercatori asiatici hanno condotto un esperimento su dei volontari dividendoli in due gruppi. Al primo gruppo è stato imposto di consumare il cibo nei piatti di plastica, mentre al secondo è toccato mangiare in piatti tradizionali di ceramica.
I soggetti testati sono stati obbligati a consumare un pasto ogni 2 ore per un periodo di circa 12 ore e dopo il detto periodo, hanno fornito ai ricercatori un campione delle loro urine. A distanza di un mese, lo stesso test è stato somministrato a coloro che invece avevano mangiato in piatti di ceramica.
Dai risultati è emerso che negli individui che avevano mangiato in piatti di plastica, la melammina (sostanza connessa alla plastica) rintracciata nelle urine era di ben 8.35 microgrammi, mentre in coloro che si erano rifocillati in piatti di ceramica, la suddetta sostanza non superava quota 1.30 microgrammi.
Alla luce dei risultati emersi, appare chiaro che fattori come l’acidità del cibo, la sua temperatura e il materiale di cui si compone il recipiente in cui viene consumato vanno ad influenzare i livelli di melammina, sostanza che, come già detto, si finisce per assumere durante il pasto.
Quest’ultima non va presa sottogamba, dato che aumenta la possibilità di essere interessati da calcoli renali e in casi peggiori può portare alla comparsa di tumori. Per tale ragione, sarebbe bene preferire dei piatti di ceramica tradizionali, sacrificando la comodità dei piatti di plastica. La troppa fretta alla lunga finisce con l’essere pagata a caro prezzo, specialmente quando vi è la salute di mezzo, meglio tenerlo sempre a mente.