La psoriasi è una malattia cronica della pelle, non contagiosa, che colpisce fino al 3 % della popolazione mondiale e che molto spesso genera vergogna in chi ne è colpito. Chi soffre di psoriasi ha la pelle a macchie che tende a squamarsi e che, in molte occasioni, mette in imbarazzo chi ne è colpito.
Giampiero Girolomoni, presidente della Società Italiana di Dermatologia Medica (SIDeMaST) e ordinario di Dermatologia dell’Università di Verona commenta i dati di un sondaggio firmato dalla Clear about Psoriasis, condotto in 31 Paesi.
Sebbene i dati mostrati da questo sondaggio rivelino scetticismo nei confronti della possibilità di tornare ad avere una “pelle pulita”, tutti i pazienti ne hanno diritto. Il nostro compito di dermatologi è stare a fianco dei pazienti esortandoli a pretendere di più e a non accontentarsi se non di una pelle libera da lesioni. Le forme lievi si possono trattare con preparati topici (come creme, lozioni, unguenti e gel), le forme moderate o gravi richiedono terapie con farmaci orali o iniettivi. In ogni caso la ricerca ha sviluppato dei trattamenti che permettono di curare la malattia in modo molto efficace, molto più di prima, fino a cancellarla completamente dalla pelle
Ogni caso di psoriasi ha una storia a sé. Continua Girolomoni:
Ogni paziente ha la “sua” psoriasi e la vive a modo suo: alcuni malati, specie se le lesioni sono limitate, riescono a convivere bene con la patologia, ma la maggior parte preferisce avere la pelle pulita totalmente o quasi, tanto da potersi dimenticare di averla. Per raggiungere questo obiettivo serve un confronto continuo e stabile con il dermatologo, un rapporto di fiducia che tenga conto delle necessità dei pazienti, con i quali collaborare fino a quando non si trova una soluzione soddisfacente
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