Una volta era l’abito a fare o non fare il monaco, ora sembra che siano i capelli. In fin dei conti è risaputo che i parrucchieri sono i migliori confidenti delle donne. Stando allo Studio “Donne e Qualità della Vita” condotto dalla dottoressa Serenella Salomoni su un campione di cinquecento parrucchieri, che, nelle vesti di confessori hanno raccolto le confidenze di più di 2,000 clienti, sarebbero boccoli e ricci le caratteristiche che contribuiscono a rendere l’uomo un playboy.
A tal proposito, i migliori rappresentati dello show-biz italiano sarebbero Marco Travaglio, Massimo Giletti e Giuseppe Cruciani. In base a quanto emerso dalle dichiarazioni dei parrucchieri durante lo studio, il 27% delle donne ha confessato di esser stata sedotta e abbandonata da un uomo con i capelli ricci. Il 21% da uomini con una lunga e folta chioma, il 18% da pelati, considerati virili e sexy (anche per via del mito che vorrebbe la calvizie strettamente legata ad un alto alto livello di testosterone) il 15% da uomini con creste o ciuffi e infine, il 12% da uomini brizzolati.
Ad originare i sospetti delle tradite in vena di confessioni dall‘hairstylist, sarebbe stata l’attenzione dedicata dal partner alla cura della propria immagine. Cura di sè nata da un momento all’altro, senza alcun motivo apparente. Un cambio di look e abitudini che spesso si è tradotto in frequenti visite dal barbiere, cura dell’abbigliamento, igienismo, iscrizioni in palestra, etc.
Insomma secondo lo studio ci sarebbe una stretta correlazione tra i capelli degli uomini e il loro modo di intendere le relazioni. In tal senso, i dati dello studio parlano chiaro. Lo scettro di macho latino, seduttore e playboy incallito, “bello e impossibile” come recita una canzone di Gianna Nannini, spetta agli uomini con i capelli ricci. Sul secondo gradino del podio i “Lorenzo Lamas” di turno dalla lunga e folta chioma. Medaglia di bronzo ai pelati, che possono contare sulla loro “appartente” virilità.