In genere si pensa che chi ha l’abitudine di fare sesso occasionale col tempo possa essere soggetto a disagi emotivi. Stando ad un sondaggio elaborato dalla University School of Public Health del Minnesota, le cose non starebbero così in realtà.
L’indagine in questione è stata condotta su un campione di 1.300 ragazzi con un’età compresa tra i 18 e i 24 anni, tutti sessualmente attivi. Da tale ricerca, è emerso che, a seguito di un rapporto sessuale occasionale, i ragazzi intervistati non avevano riportato delle sensazioni sgradevoli per ciò che riguarda l’aspetto meramente psicologico, anzi, molti apparivano soddisfatti del fugace incontro tra le lenzuola.
Il vero problema dunque sarebbe di tipo strettamente “fisiologico”, visto che facendo sesso occasionale aumentano le possibilità di contrarre malattie infettive. Una scoperta tutt’altro che nuova, ma sottolineata con forza da Marla Eisenberg, ricercatrice della University School of Public Health nonché responsabile del test in questione.
Secondo la ricercatrice, ad oggi negli Stati Uniti e nel mondo, il tasso di gravidanze indesiderate e di malattie infettive derivanti da sesso occasionale è in continuo aumento. Per tale motivo, appare fondamentale lanciare un programma di prevenzione e del corretto uso dei contraccettivi, al fine di scongiurare malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate.
Il dato emerso dalla ricerca statunitense può essere facilmente esteso al vecchio continente, in particolar modo all’Italia. Spesso una cultura imperniata sulle imposizioni religiose e sull’oscurantismo, può finire con l’alimentare le trasgressioni dei giovani, con quest’ultimi che spesso finiscono col pagare la mancanza di una corretta informazione in materia di prevenzione e uso degli anticoncezionali.
Alla luce di ciò, è dunque lecito attendersi della campagne d’informazione, volte a prevenire le malattie sessualmente trasmissibili e le gravidanze indesiderate, visto che gli ultimi dati riguardanti la diffusione di entrambe, appaiono in continua crescita. E’ dunque lecito aver paura, quasi quanto è importante informarsi e premunirsi per tempo.