Dal 4 al 10 ottobre si celebra la prima Edizione della Settimana Nazionale della Dislessia, appuntamento importante per sensibilizzare tutti sui disturbi specifici dell’apprendimento di cui la dislessia fa parte insieme a disgrafia, discalculia, disortografia, disprassia, disturbo specifico della compitazione.
Ad oggi si stima che la dislessia in Italia interessi circa 1.900.000 persone. Ecco perché AID, Associazione Italiana Dislessia – che da 20 anni si impegna ad accrescere la consapevolezza e la sensibilità nei confronti dei DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), ha fatto tanto per promuovere questo appuntamento: 7 giorni per informare e sensibilizzare il pubblico in merito a un disturbo che nel nostro paese pochi ancora conoscono. Mancano insomma gli strumenti per affrontare la dislessia perché non c’è troppa informazione al riguardo.
Franco Botticelli, Presidente di AID – Associazione Italiana Dislessia, ha dichiarato:
La nostra Associazione nasce per cambiare in meglio la vita delle persone con DSA e delle loro famiglie, affinché possano trovare pieno riconoscimento nella società. Abbiamo fortemente voluto l’istituzione in Italia della Settimana Nazionale della Dislessia, perché reputiamo necessario sensibilizzare il pubblico su un disturbo che è ancora per molti un tabù. La strada da percorrere è ancora lunga, bisogna accorciare i tempi di diagnosi, fare formazione agli insegnanti, incentivare la realizzazione e il rispetto dei Piani Didattici Personalizzati (PDP), concorrere per la concreta realizzazione di tutti i diritti sanciti dalla legge 170/2010, affinché migliaia di bambini e ragazzi in età scolare – oltre il 2% degli studenti della scuola italiana[1] – possano accedere a una didattica più inclusiva, e avere maggiori opportunità di relazione, di crescita personale e professionale, così come per gli studenti universitari e chi si accinge ad entrare nel mondo del lavoro