Il florido business del contrabbando è riuscito a mettere le mani anche sulla sigaretta elettronica. La criminalità organizzata ha pensato bene di entrare alla sua maniera nel dorato mondo delle e-cig. A dimostrazione di ciò un sequestro effettuato a Bari da parte della Guardia di Finanza a sequestrato oltre 80 ricariche di nicotina per sigarette elettroniche sprovviste di apposita documentazione. Il carico in questione proveniva dall’Albania.
Di lì a breve i flaconi di nicotina sarebbero stati messi in commercio, nonostante l’assenza di documentazione commerciale. Al momento non si ha alcun dato sulla fabbricazione del prodotto in questione né delle sostanze contenute al suo interno. Una scoperta avvenuta quasi per caso, dato che, i finanzieri nel corso di un controllo volto a contrastare il contrabbando e i traffici illeciti della malavita nel porto di Bari, hanno pensato bene di fermare un furgone guidato da un cittadino albanese da poco sbarcato da una nave proveniente dall’Albania.
Sigaretta elettronica e contrabbando – La vicenda
Grazie alla perquisizione del veicolo, gli uomini della Guardia di Finanza hanno trovato sotto il sedile le oltre 80 ricariche di nicotina prive di documentazione. Ovviamente i flaconi con all’interno 12 milligrammi di nicotina cadauno, sono stati prontamente sequestrati. Le indagini sugli stessi sono attualmente in corso.
I finanzieri sono ora sulle orme dei destinatari delle ricariche fuorilegge. Secondo le forze dell’ordine, il contrabbando di ricariche di nicotina fuorilegge alla lunga potrebbe finire con il rimpiazzare “l’illegal business” delle sigarette tradizionali.
Sigaretta elettronica e contrabbando – La parola ai lettori
In arrivo una nuova psicosi da ricarica di nicotina alterata o il sequestro di bari è da ritenersi come un caso del tutto eccezionale, un fenomeno circoscritto? Un nuovo business criminale che sta muovendo i primi passi e finirà ben presto per espandersi, di pari passi con il successo delle sigarette elettroniche? Qual è la vostra idea a tal proposito?