Sigaretta elettronica rischiosa per la salute? Il dibattito non sembra placarsi, ragione per la quale, la Francia ha pensato bene di avviare un’inchiesta sui rischi di questi dispositivi elettronici. A deciderlo, è stata Marisol Touraine, attuale ministra della Sanità, invitando i transalpini alla prudenza.
Stando alle stime dei fabbricanti, il numero di coloro che hanno optato per le sigarette elettroniche sul suolo francese, ha oltrepassato il mezzo milione. Sempre più francesi, infatti, desiderano smettere di fumare o comunque ridurre il numero di sigarette classiche fumate quotidianamente.
Nella primavera del 2011, l’Agenzia francese di sicurezza sanitaria, aveva invitato i cittadinid’oltrape a non inalare i vapori della sigaretta elettronica, per via degli ancora pochi noti rischi per la salute e l’azione della nicotina in essa contenuta.
Ad intervenire sul tema, c’ha pensato anche Renato Balduzzi, che ha chiesto l’intervento dell’Unione Europea, al fine di dare a tutti i cittadini la possibilità di godere di una regolamentazione ad hoc.
Secondo quest’ultimo, la diffusione di questi dispositivi non sarebbe da intendersi positivamente,poiché quest’ultimi possono essere utilizzati per l’aggiramento di divieti anti fumo (no smoke area). Senza contare la vendita ai minori, visto che le sigarette elettroniche possono anche contenere nicotina.
L’Italia dunque propone un approfondimento sull’impatto che questo dispositivo potrebbe avere sulla salute dei cittadini. Stando a quanto affermato da Balduzzi, inoltre, sarebbe bene comprendere il riscontro pratico delle nuove regolamentazioni in materia. A tal proposito, quest’ultimo ha parlato della necessità di vietare o perlomeno limitare le sigarette “slim” e bandire i pacchi con meno di venti sigarette e aumentare le aree “smoke free”.
Sigaretta elettronica – La parola ai lettori
Manna dal cielo o pericolo concreto per la salute dei consumatori? Cosa pensate dell’e-cig? Andrebbero vietate oppure, in barba a quanto affermato da più parti, rappresentano una risorsa preziosa e almeno all’apparenza, quasi del tutto esenti da rischi per gli “svapatori?”