La sigaretta elettronica è un oggetto sempre più desiderato. Cosa la rende tanto irresistibile? Scopriamolo insieme.
1) E’ meno nociva per la salute
Questo dispositivo elettronico, molto simile ad una sigaretta tradizionale, poiché, contenente nicotina, a differenza di quest’ultima, non presenta monossido di carbonio e catrame, frutto della combustione della “bionda” classica.
2) Non puzza
A differenza di una sigaretta tradizionale, l’e-cig non puzza. Al suo interno, infatti, si trova una batteria ricaricabile, un filtro e un vaporizzatore con una cartuccia contenente nicotina liquida. Quando lo “svapatore” (è questo il nome dei fumatori di sigarette elettroniche) aspira, si mette in moto la batteria e di conseguenza il vaporizzatore, che andrà a riscaldare la sostanza liquida tramutandola in vapore da inalare.
3) E’ economica
Con poco più di 35 euro, è possibile portarsi a casa una sigaretta elettronica. Persino le ricariche sono piuttosto economiche (intorno ai 12-15 euro) A conti fatti, in un anno un fumatore abituale (15 sigarette al giorno) riesce a risparmiare circa 700 – 800 euro in un anno. Una somma veramente considerevole.
4) Non rovina i denti
A differenza delle sigarette tradizionali, l’e-cig non va ad intaccare lo smalto dei denti. Ovviamente per sincerarsi degli effetti della sigaretta elettronica sul lungo periodo saranno necessari ulteriori studi, tuttavia, per quel che concerne la salute della bocca, le cose sembrerebbero stare in questa maniera.
5) Fragranze
Come non preferire una fragranza alla puzza? Purtroppo quest’ultime finiscono con il sedurre anche i più piccoli, che, spesso, iniziano con il fumare, proprio perché tentati dal particolare odore dell’e-cig.
Sigaretta elettronica – La parola ai lettori
Vale la pena abbandonare le sigarette tradizionali in favore delle e-cig? Questo fenomeno è destinato a durare? I benefici promessi si riveleranno essere una realtà concreta o verranno ben presto smentiti dalla scienza ufficiale? Qual è la vostra idea a riguardo? E’ veramente giunta l’ora di dire addio alle “bionde?”