La sigaretta elettronica fa male? Il boom continua

La sigaretta elettronica fa male? Il solito quesito che si ripropone, nonostante i tantissimi ex fumatori divenuti “svapatori”. Un successo senza precedenti, al punto da far pensare che l’e-cig sia un sostituto efficace delle “bionde” tradizionali. Non a caso, quasi 1 milione di italiani hanno abbandonato quest’ultime in favore della sigaretta elettronica.

Nonostante ciò, ancora oggi ci si interroga sulla pericolosità di questo dispositivo. Qual è la verità? La sigaretta elettronica fa male o no? Numerosi oncologi, fra cui Umberto Veronesi, hanno messo in evidenza la riduzione del rischio di essere interessati da cancro ai polmoni rispetto alle bionde tradizionali.

La sigaretta elettronica sarebbe dunque meno nociva delle sigarette tradizionali, dato che quest’ultime sono legate al fenomeno della combustione, finendo con il minare l’organismo del fumatore con una lunga serie di sostanze cancerogene.

Sigaretta elettronica – I dati

Statistiche alla mano, ogni anno uno svapatore spende all’incirca 300 euro fra kit, accessori e ricariche (meno di 1 euro al giorno). Un business in continua crescita e che non sembra volersi arrestare. Basti pensare che in Italia sono stati aperti oltre 2.000 negozi specializzati nella vendita dell’e-cig.

Un fenomeno che in un primo momento ha interessato il nord Italia. La diffusione si è poi rapidamente estesa lungo tutto lo stivale, fino a raggiungere il meridione.

Dati precisi riguardo il consumo delle sigarette elettroniche, verranno diffusi il prossimo 31 maggio, in occasione della Giornata mondiale contro il fumo.

Stando ad un’indagine Doxa, l’unica cosa certa è che il calo della vendita di sigarette tradizionali ha toccato un nuovo record (-8%). Un calo considerevole, al punto da spingere i tabaccai ad entrare sul piede di guerra, chiedendo la vendita esclusiva delle sigarette elettroniche al Governo. Difficile comprendere eventuali sviluppi della vicenda, ad ogni modo, il business della sigaretta elettronica difficilmente registrerà una fase d’arresto, per la gioia degli svapatori e dei venditori di e-cig.

 

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