Cosa accomuna il cibo spazzatura, quello che negli Usa chiamano “junk food” e l’immondizia? No, la soluzione non è “l’assonanza linguistica”. Stando ad una ricerca realizzata da “Last Minute Market” in collaborazione con l’Università degli Studi di Bologna “Alma Mater”, il Karlsruhe Institute fur Technologie (Germania) e il Joint Research Centre, ben il 60% degli italiani butterebbe il cibo nella pattumiera almeno una volta alla settimana.
Buttare il cibo– I dati
Uno spreco di cibo, che tra le tante cause, deriverebbe anche dalla sazietà raggiunta grazie a piatti ipercalorici a base di proteine animali infarcite di condimenti tutt’altro che salutari (es. salsiccia e patatine con maionese o ketchup). Di questo 60%, esclusivamente il 12% lo riutilizza per sfamare gli animali e solamente il 4% degli intervistati ha dichiarato di regalare “i propri avanzi”.
Spreco di cibo – I dati
Guardando i dati dello spreco di cibo nel dettaglio, il 14% getterebbe gli avanzi nella pattumiera almeno due volte a settimana, mentre il 3% anche 3 o 4 volte a settimana.
Buttare il cibo –Le motivazioni
Cosa porta gli italiani a gettare il cibo? Il 40% dei soggetti intervistati ha dichiarato di compiere errori di valutazione nella gestione delle scorte e nel conservare gli alimenti. Il 20% ha invece dichiarato di cucinare in eccesso per via del timore che gli alimenti in tavola non siano sufficienti e di “strafare” quando acquista al supermarket.
Spreco alimentare – I costi
Ecco arrivare la “vera” nota dolente, ovvero il “prezzo da pagare” per questo spreco “Made in Italy”. Secondo le statistiche prodotte, ogni settimana il 60% degli italiani spreca almeno 5 euro di cibo, il 22% da 10 a 20 euro e il 3% oltre 25 euro.
Considerazioni
Un dato allarmante o soliti moralismi di sorta? L’unica cosa certa è che l’Italia è un paese sempre più in sovrappeso ed una corretta gestione alimentare potrebbe aiutare a frenare questo fenomeno.