2050, fine del mondo: ecco come salvare il pianeta terra

2001 Odissea nello spazio, ricordate il famoso film di Stanley Kubrick del 1968? Purtroppo questa volta non stiamo parlando di un lungometraggio di fantascienza, ma di una triste realtà che potrebbe divenir tale nel 2050, con l’aggravante che stavolta “vagheremo” tra le plastica.

2050Fine del mondo

Di cosa stiamo parlando? Secondo gli esperti la vita sulla Terra rischia di sparire a causa della plastica. Tra poco più di 37 anni, infatti, il nostro pianeta ospiterà altri 33 miliardi di tonnellate di questo materiale. Un quantitativo abnorme, lungo quasi 800 volte la circonferenza del globo terrestre. Una problematica che potrebbe essere attenuata, iniziando a smaltirlo come un qualunque rifiuto pericoloso.

Emergenza plastica – I dati

Questo materiale, se disperso, può causare gravi danni all’ambiente e agevolare la comparsa di sostanze chimiche dannose all’interno della catena alimentare. Una problematica non di poco conto, visto che, contaminando il cibo, si finisce per minare irrimediabilmente la salute di tutti gli esseri umani. Purtroppo, ancora oggi, la plastica, per la stragrande maggioranza delle persone, è un rifiuto qualunque, comparato agli scarti alimentari.

Nell’anno conclusosi da poco più di un mese e mezzo, son state prodotte quasi 281 milioni di tonnellate di plastica. Purtroppo, solo la metà è stata riciclata o trasportata in discarica. Numeri che non fanno sorridere, dato che in poco meno di 40 anni, potremmo ritrovarsi un pianeta invasa da 33 miliardi di tonnellate.

Emergenza plastica – Lo studio

Gli autori dello studio sono convinti che se le nazioni classificassero gli scarti plastici maggiormente dannosi come nocivi e pericolosi, le agenzie per l’ambiente avrebbero maggiore facilità nel salvaguardare gli ambienti naturali distrutti dai danni derivanti da questi materiali e riuscirebbero a prevenire l’accumulo degli stessi.

Incentivare l’utilizzo di materiali maggiormente ecologici,inoltre, potrebbe essere d’aiuto nel contrastare questa “piaga”, finendo con l’allontanare le previsioni catastrofiche del 2050, visto che da 33 miliardi si passerebbe “a soli” 4 miliardi di scarti plastici.

 

 

Lascia un commento