Combattere la “faccia da Smartphone”

Smartphone, Tablet e chi più ne ha, più ne metta! Sono tutti oggetti ed accessori di ultimissima generazione che ormai tutti abbiamo all’interno delle nostre abitazioni. Ovviamente questi oggetti, facendo parte della nostra quotidianità, vengono usati spesso e volentieri, non soltanto nelle nostre abitazioni, ma anche all’aria aperta, nell’ufficio, a scuola e nel nostro tempo libero.

Per quanto possano essere utili e divertenti, il loro uso ed abuso potrebbe essere nocivo per la nostra salute. O almeno questo è quanto emerso dall’indagine del dottor Mervyn Patterson del Woodford Medical Group di Danbury, Essex (Uk). Infatti il dottore sostiene in merito che la cattiva abitudine di trascorrere molte ore fissi e chini sul proprio smartphone o tablet supertecnologico, causi una contrazione dei muscoli del collo, che potrebbe ripercuotersi sulla zona mascellare,  creando il doppio mento, con la possibilità negativa di scatenare diverse complicazioni. Doppio mento, pelle grigia e masciella cadente: sono queste le caratteristiche delle persone che soffrono della “faccia da Smartphone”, questo il nome della “malattia” del XXI secolo.

Pare proprio che più piccolo sia l’aggeggio elettronico e tecnologico e più si debba piegare il collo, favorendo così un aspetto poco attraente. Anche se al momento non vi è alcuna prova scientifica che possa avallare laa teoria del dottor Patterson, sembra proprio che negli ultimi anni la maggior parte dei giobani tra i 18 ed i 30 anni mostrino un preponderato desiderio di modifiche estetiche; quelle che un tempo erano proprie di uomini e donne ultra quarantenni. Che sia davvero “colpa” dei nuovi mezzi di comunicazione? O si tratta di una semplice coincidenza?

Quel che è certo è che l’antico detto “prevenire è meglio che curare” è sempre valido ed attuale. Quindi, e mi rivolgo specialmente a voi giovani, cercate di attenuare l’utilizzo di Smartphone, Tablet e pc e curare maggiormente il vostro viso, con esercizi di ginnastica facciale e creme idratanti.

 

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