Granelli di sabbia al microscopio: l’inaspettata sorpresa

Le spiagge sono i luoghi più frequentati delle vacanze estive, da anni fanno parte del nostro stile di vita e le calpestiamo noncuranti di quello che alla fine potrebbe esserci sotto, ovvero all’interno della sabbia.

Nelle immagini che proposte in questo articolo potrete ammirare quello che rappresentano i granelli di sabbia con un ingrandimento di 300 volte. Le sorprendenti foto sono state scattate dal dottor Gary Greenberg con la tecnica della macrofotografia.

Il sito e tutte le sue sfaccettature

Lo spettacolo proposto da quelli che ignoriamo nelle forme e colori sono sorprendenti. Sicuramente nell’immaginario collettivo la sabbia è sempre stata pensata come un cumulo di granelli tutti uguali da loro. Beh guardate voi stessi dalle foto, ci sbagliavamo di grosso.

Sembrano effetivamente pezzi di Universo proveniente da altri mondi (probabilmente potrebbe anche essere così) che vanno anche al di fuori di quello che la maggior parte presentano, ovvero residui del mondo marino.

Sul sito Sand Grains è possibile visionare centinaia di foto riguardante il mondo sabbioso e comprendere che nell’Universo la bellezza può essere insnta in qualsiasi cosa, anche nel più piccolo oggetto come quello che potrebbe essere un granello di sabbia.

Sicuramente molti di voi dopo aver visto queste foto la prossima volta che avranno occasione di visitare una spiaggia cercheranno di visionare meglio questo materiale od avrà una sensazione diversa nel calpestarlo. Anche la comprensione del perché causi prurito e fastidio quando si infila in ogni nostro punto del corpo diventa più chiara, vista l’enorme presenza di materiali appuntiti e spigolosi al suo interno.

Non è la prima volta comunque che la sabbia viene esaminata da così vicino, difatti in passato molte foto hanno fatto emergere anche la presenza dell’uomo in quell’insieme di micromateriali. Difatti OVVIAMENTE non mancano microplastiche e materiale misto tra vetro e ceramica al suo interno, tutto armonicamente smussato dall’erosione del mare e del vento.

Poi ci sono quelli generati dalla natura come ad esempio le spiaggie vulcaniche, di solito dal colore scuro, che presentano al suo interno gocce di lava eruttata milioni di anni prima. Insomma una preziosa collezione di passato non solo terrestre ma universale.

Fonte: Alicanthe

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