Gravidanza, almeno otto visite e una ecografia

Almeno otto visite e una ecografia in gravidanza per monitorare al meglio la stato di salute della futura mamma e del bambino che nascerà. Cambiano dunque le linee guida dettate dalla Organizzazione Mondiale della Sanità. Prima i controlli ritenuti necessari erano soltanto quattro, adesso dunque vengono raddoppiati.

L’IMPORTANZA DELL’ACIDO FOLICO

In Italia sono gratuite per le future mamme due ecografie e lo screening del primo trimestre. Alessandro Bulfoni, responsabile dell’Unità operativa Ostetricia e ginecologia all’Ospedale Humanitas San Pio X di Milano, mette a fuoco l’attuale condizione del Belpaese a livello di sanità offerta alle donne in gravidanza:

In Italia l’offerta sanitaria per gestanti è di ottimo livello, solitamente viene fatta una visita al mese, sia privatamente che in ospedale, con il controllo della pressione e degli esami del sangue, che vanno eseguiti ogni 30-40 giorni. Inoltre da noi è prassi lo screening del diabete gestazionale, con il controllo della glicemia e il test della curva glicemica. In altri Paesi, anche europei, la situazione è molto diversa. Ritengo che in alcuni casi in Italia si esageri con le ecografie: una al mese è troppo. D’altro canto una è poca: l’ideale è farne tre, una entro le prime 12 settimane, una alla 20esima settimana (la “morfologica”) e la terza alla 30esima settimana (l’“ecografia ostetrica dell’accrescimento”). La prima è importante per datare la gravidanza e stabilire un’eventuale ovulazione posticipata, valutare se il feto è uno solo ed effettuare la translucenza nucale, che valuta la probabilità di difetti cromosomici. Se quest’ultima è alta si procede con altri esami: amniocentesi, villocentesi o test del Dna fetale. La morfologica individua eventuali malformazioni in vista di una possibile interruzione di gravidanza, da effettuare entro la 22esima settimana».

Foto | Thinkstock

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