Invecchiamento, la cura scoperta da una sedicenne

Da oggi invecchiare fa molto meno paura, grazie a Janelle Tam, una ragazza sedicenne ha che ha scoperto una nuova sostanza antiossidante, contenuta nella cellulosa degli alberi, capace di rallentare l’azione dei radicali liberi. Singolare come la cura contro l’invecchiamento provenga da una ragazzina di soli 16 anni, che abita nell’Ontario, in Canada.

La sedicenne, liceale di Waterloo, per questa sensazionale scoperta ha ricevuto il premio premio dell’edizione 2012 della Sanofi BioGenius Challenge, che ogni anno conferisce un premio ai giovani scienziati, grazie a una giuria formata da eminenti ricercatori appartenenti al Consiglio nazionale di ricerca del Canada.

Oltre al premio, la ragazza ha ricevuto un assegno da 5,000 dollari. Entrando nel dettaglio, la 16 enne è riuscita ad individuare la “NCC”, nano-cellulosa cristallina, che in futuro potrebbe essere adoperato per combattere l’invecchiamento o le malattie, poichè in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi.

Janelle Tam, giunta in Canada da Singapore appena 5 anni fa, è riuscita nell’impresa di dimostrare che la NCC, rappresenta un formidabile antiossidante, le cui potenzialità sarebbero superiori alla vitamine E e C, poichè presenterebbero un’azione maggiormente duratura. La ragazza è riuscita ad accoppiare la NCC con delle nanoparticelle di carbone, il “bukminster-fullerene”, realizzando un mix formidabile per la neutralizzazione dei radicali liberi.

L’uso futuro della NCC è potenzialmente illimitato, stando almeno a ciò che sostiene la giuria che ha premiato Janelle Tam, visto che la sostanza è più resistente dell’accaio, tuttavia è soffice, duratura e leggerissima.

Il FpInnovation,  istituto nazionale di ricerca sulle foreste, ha stimato che, il mercato della sostanza, negli anni a venire potrebbe aggirarsi attorno ai 250 milioni di dollari. Senza contare che un primo stabilimento dimstrativo è stato aperto sul terreno dove si trova la fabbrica di cellulosa di Domtar, nel Quebec.

Insomma la scoperta fatta da Janelle Tam, sembrerebbe veramente rivoluzionaria, ma per comprendere affondo l’importanza di quest’ultima, occorrerà aspettare qualche anno.

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