Martedì 15 novembre, a Roma, si è tenuto un Simposio sul ruolo della carne nella alimentazione umana. Sono sempre di più le persone che optano per una alimentazione che non prevede il consumo di carne e pesce. C’è chi lo fa per un marcato amore per gli animali,c’è chi invece sceglie di non mangiare carne, soprattutto rossa, per la diatriba che nei mesi scorsi c’è stata proprio su questo alimento (cancerogeno?).
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Tom Brenna, Professore di Nutrizione Umana e di Chimica della Cornell University di New York (Stati Uniti), ha cercato di inquadrare al meglio l’attuale ruolo della carne nell’alimentazione evidenziando anche il ruolo della variabilità genetica nelle nostre scelte alimentari e l’importanza nutrizionale della carne e dei prodotti di origine animale per i soggetti appartenenti a civiltà storicamente abituate a mangiare tutti i tipi di alimenti:
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Coloro che discendono da onnivori hanno una maggiore probabilità di essere portatori di geni che richiedono un consumo di carne e pesce per stare in salute e per questo la loro dieta richiede l’apporto di questi alimenti. In tutte le loro forme, le fonti proteiche animali offrono un bilancio ottimale di amminoacidi per la crescita e la riparazione, ferro eme altamente biodisponibile, zinco, vitamina B12, altre vitamine del gruppo B e un appropriato apporto di grassi. Si tratta di nutrienti estremamente importanti in particolare durante le prime fasi dello sviluppo umano, per la crescita, lo sviluppo del cervello e la riparazione dei tessuti, oltre che per il mantenimento della funzione metabolica nell’invecchiamento
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