Russare: rischio infarto

Russare fa male al cuore. A lanciare l’allarme, uno studio condotto dai ricercatori dell’Henry Ford Hospital di Detroit. Secondo quest’ultimi, apnee notturne e russamento potrebbero provocare gravi disturbi di salute, specialmente nei fumatori e nelle persone interessate da sovrappeso, obesità e ipercolesterolemia.

Il rischio più elevato sarebbe quello derivante dall’ispessimento della carotide e alle anomalie della stessa. Fattori che possono provare l’aterosclerosi, che, per chi non lo sapesse, altro non è che un indurimento delle arterie, che alla lunga può portare alla comparsa di numerose malattie cardiovascolari.

Alla luce di ciò, appare più che evidente che il russare è un’attività abbastanza rischiosa che non andrebbe mai presa sotto gamba o peggio ignorata. Un malcostume abbastanza diffuso, dato che in genere i più tendono a rilegare il russamento ad un semplice fastidio di poco conto, almeno stando a quanto sostenuto da Robert Deeb, il coordinatore della ricerca che è stata pubblicata di recente sulla famosa rivista “Laryngoscope”.

Quello che la maggior parte dei pazienti interessati da russamento ignora, è la necessità di farsi curare nella medesima maniera degli interessati da altri fattori di rischio connessi alle patologie cardiache.

Sarebbe proprio il russare, infatti,  a provocare dei cambiamenti nella carotide, in grado di predisporre il soggetto affetto dalla detta problematica ad un possibile ingrossamento delle arterie, anche in coloro non interessati da apnee notturne.

E’ molto probabile che le modificazioni che interessano la carotide, siano provocate dai microtraumi derivanti dal russare e da infiammazioni.  Secondo il dottor Deeb, le problematiche cardiovascolari possono verificarsi in soggetti che russano già diverso tempo prima che questo disturbo si tramuti in apnea notturna.

A ritenere il russare un fattore di rischio elevato per la salute del cuore, al pari di diabete e vizio del fumo, anche gli studiosi dell’Alfred Hospital di Melbourne (Australia), autori di uno studio ad hoc.

I ricercatori australiani hanno osservato gli effetti provocati dall’apnea del sonno sulle funzioni cardiache, verificando che attraverso l’utilizzo di una maschera in grado di immettere aria nel naso, al fine di impedire il russamento, è stato possibile migliorare le dette funzioni.

 

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